Nei giorni scorsi sul sito di Asfinag (www.asfinag.at), la società pubblica di gestione delle
strade austriache, è stata pubblicata la notizia relativa alla decisione di limitare a una sola corsia per
senso di marcia, la circolazione dei veicoli sul tratto autostradale della A13 che interessa il Ponte
Lueg, a partire dal 1° gennaio 2025. Tale decisione è stata presa per garantire la sicurezza della circolazione sul Ponte stesso e la
durata di tale limitazione è strettamente correlata al tempo necessario per costruire il nuovo Ponte
parallelo, che andrà a sostituire l’attuale.
Le scriventi Associazioni fanno rilevare come, trattandosi di un’infrastruttura che insiste su
un corridoio europeo della rete Ten-T (Scan-Med), questa decisione avrebbe dovuto essere adottata a
seguito di un coordinamento e non in modo unilaterale.
Sul versante italiano della A22 esistono manufatti costruiti nello stesso periodo temporale
per i quali non sono state adottate analoghe misure restrittive del traffico. Questo fa ritenere che le
motivazioni addotte dall’Austria sull’urgenza dell’intervento e sulla gravità delle condizioni del Ponte
Lueg debbano essere accertate da un Organismo terzo.
Dal momento che il nostro Paese non è stato informato – e riteniamo non lo siano stati
nemmeno gli altri Paesi dell’Arco alpino – né tantomeno consultato sulla necessità di costruire una
nuova infrastruttura alternativa al Ponte Lueg, chiediamo che la S.V. intervenga per stigmatizzare tale
comportamento e mettere in campo le azioni ritenute utili a chiarire la situazione reale.
Da ultimo ricordiamo che la Decisione n° 357/2009 CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 22 aprile 2009, pubblicata su GUCE serie L 109, impone agli Stati membri che
intendano introdurre disposizioni legislative regolamentari o amministrative di consultare
preventivamente gli Uffici della Commissione, in tempo utile e per iscritto, informandone
contemporaneamente gli altri Stati membri. Ciò al fine di evitare che ciascun Paese intervenga con
provvedimenti unilaterali che hanno conseguenze sulla circolazione internazionale.
Per le suddette ragioni, le nostre Associazioni ritengono opportuno di:
• aprire le interlocuzioni con l’Austria per la costituzione di un Comitato tecnico internazionale
a guida UE – cui partecipi anche l’Italia – per valutare lo stato dell’infrastruttura e
l’adeguatezza del provvedimento di limitazione della circolazione;
• discutere insieme alla Ue e ai Paesi interessati le soluzioni da adottare, tenendo presente anche
la best practice tecnico-ingegneristica maturata in Italia dalla A22 (viadotto di Colle Isarco);
• prevedere che contestualmente a qualunque misura limitativa della capacità di circolazione
dei mezzi pesanti al Brennero, venga sospeso sia il divieto notturno sulla A12 che la
maggiorazione del pedaggio notturno sulla A13;
• impedire che i mezzi in circolazione interessati da tale divieto al Ponte Lueg siano obbligati
a stazionare sul territorio dei Paesi confinanti (Italia e Germania) come accade attualmente, a
causa degli incolonnamenti di veicoli dovuti alla misura del “dosaggio” attuato a Kufstein;
• vietare qualsiasi discriminazione fra traffico pesante e leggero su tale arteria, come già
annunciato da Asfinag, che in alcune giornate di traffico particolarmente elevato prevede
l’apertura delle due corsie solo per i veicoli leggeri;
• vietare qualsiasi discriminazione tra il traffico di transito e quello locale con
partenza/destinazione in Tirolo.
Le nostre Associazioni sono certe che Lei condividerà quanto finora rappresentato e che si
attiverà con la consueta tempestività nei confronti della Commissione.