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Mise: prorogati al 2025 gli incentivi per investimenti trasformazione tecnologica e digitale

Gli incentivi per le imprese italiane che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, indirizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi, hanno a disposizione per altri due anni, seppure a cond8zioni meno favorevoli, ( scadenza, salvo ulteriori proroghe 2025) lo strumento del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 (materiali e immateriali). Questo che segue il prospetto fornito dal MISE con le aliquote previste e le relative annualità: Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati:  dal 2023 al 2025: 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro; 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro; 5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economia e delle finanze. Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0:
queste le aliquote: 2022: 50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro

2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro

2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro

2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell’anno successivo a condizione che entro la data del 31 dicembre dell’anno in corso il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.

Altri beni strumentali materiali (ex Super Ammortamento)

2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell’anno successivo a condizione che entro la data del 31 dicembre dell’anno in corso il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. In relazione al periodo d’imposta 2021, il termine del 30 giugno è posticipato al 31 dicembre.

Altri beni strumentali immateriali

2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro.

Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell’anno successivo a condizione che entro la data del 31 dicembre dell’anno in corso il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. In relazione al periodo d’imposta 2021, il termine del 30 giugno è posticipato al 31 dicembre.

Fonte Trasporti-Italia

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