Si va verso un’estate e un autunno roventi sul fronte dei valichi alpini. Mentre resta sospesa la questione del Brennero, in attesa che la Commissione europea assuma una decisione ufficiale sulla controversia tra Italia e Austria relativa ai divieti imposti da Vienna ai transiti dei Tir lungo il suo territorio, si annunciano fin da ora nuove emergenze. I punti caldi interessano i collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia e tra Italia e Svizzera, dove sono previsti cantieri e chiusure forzate, tra tunnel stradali e linee ferroviarie, che potrebbero causare gravi danni all’export italiano diretto in Europa, ma anche alle forniture di materie prime e semilavorati destinati alle industrie italiane di trasformazione. La fragilità del sistema dei valichi alpini, pur avendo una dimensione europea, crea il maggiore impatto sull’economia italiana, proprio per la loro funzione di barriere naturali. Ma andiamo con ordine. La data da cerchiare in rosso sul calendario è lunedì 2 settembre. La società Tmb-Geie, che gestisce il traforo stradale del Monte Bianco, ha comunicato il calendario delle chiusure totali del tunnel nel 2024 per lavori di manutenzione straordinaria, che interesseranno ampie sezioni dell’impalcato stradale e la volta della galleria. L’impatto maggiore avverrà per i lavori che avrebbero dovuto svolgersi nel 2023 ma che sono stati rinviati di un anno dalla Commissione intergovernativa Italia-Francia per la coincidenza della chiusura della ferrovia del Frejus a causa di una frana nella regione della Maurienne. Questo sarà il primo cantiere, definito di prova, che dovrà risanare due tratti di volta lunghi 300 metri ciascuno. Durante l’intero periodo dei lavori non potrà circolare alcun veicolo per quindici settimane consecutive (tre mesi e mezzo), dalle ore 17 del 2 settembre alle 17 del 16 dicembre 2024. Una seconda fase di prova, con diversi tipi d’intervento, avverrà nel 2025 su altri 600 metri. Intanto, lo scorso 14 aprile sono iniziati i lavori di risanamento dell’impalcato stradale, che prevedono chiusure notturne infrasettimanali del traforo. Per il tunnel del Monte Bianco sono previste chiusure intermittenti per i prossimi 18 anni. L’allarme nasce dal fatto che la galleria ferroviaria del Frejus è chiusa dal 27 agosto del 2023 in seguito alla maxi-frana sul versante francese e i lavori per la messa in sicurezza della montagna dureranno ancora a lungo. La riapertura del tunnel ferroviario del Frejus è prevista a fine 2024, quindi a partire dal prossimo 2 settembre tra Italia e Francia ci saranno nuovamente due trafori chiusi in contemporanea almeno sino alla fine dell’anno: Monte Bianco (strada) e Frejus (ferrovia). La tempesta perfetta. È emergenza anche sul fronte svizzero. La galleria ferroviaria del Gottardo continua a essere interessata dai lavori di rispristino dopo il deragliamento di un treno merci diretto in Germania avvenuto il 10 agosto 2023 e non si prevede la riapertura a pieno regime prima di settembre 2024. Dal punto di vista dell’impatto sui trasporti, non sarà da meno la chiusura prolungata di una delle linee di adduzione al valico del Sempione sul lato italiano, quella che costeggia il lago Maggiore, ma altri lavori sono programmati anche tra Domodossola e la Svizzera. Come spiega il sito web Trasporto Europa, la ferrovia tra Arona e Stresa resterà chiusa per tre mesi da giugno ai primi di settembre per consentire l’adeguamento del tracciato, soprattutto in galleria, dove la sagoma sarà ampliata per consentire il transito di tutti i trasporti intermodali senza limiti. Anche la tratta tra Stresa e Verbania sarà interessata dai lavori durante il mese di luglio. Sempre lungo il corridoio Reno-Alpi, in territorio italiano, è prevista la chiusura per quasi un mese in agosto della Domodossola-Iselle, dove è ubicata la lunga galleria elicoidale di Varzo, che si conferma ancora una volta il punto più problematico del valico del Sempione, lungo la linea che porta al traforo svizzero del Lötschberg. Resterà chiusa per agosto anche la Ternate-Laveno Mombello, ovvero uno dei due rami in cui si sdoppia la ferrovia che da Gallarate porta a Luino e alla linea internazionale per la Svizzera, itinerario dedicato quasi esclusivamente al trasporto merci.
Fonte Sole24ore