Categorie
Senza categoria

autotrasporto: riparte Trucks&Bus, attenzione alla polizia stradale

E’ partita ieri e continuerà fino al 19 febbraio la campagna europea di controlli su mezzi pesanti per la sicurezza sulle strade : camion e autobus saranno sotto la lente di controllo della Roadpol, il network di Polizie Stradali europee. Obiettivo dell’iniziativa, come sempre, quello di innalzare gli standard di sicurezza in tutto il continente, ma anche di armonizzare i controlli. Le verifiche verranno effettuate in maniera analoga in tutti i Paesi dell’Ue, tranne Grecia e Slovacchia, oltre a Svizzera, Serbia e Turchia.  Al centro dei controlli, il rispetto dei limiti di velocità, della normativa sul trasporto delle merci pericolose, tempi di guida e riposo e tutte le altre prescrizioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria. Particolare attenzione verrà prestato allo stato psicofisico dei conducenti. Saranno controllati anche il carico e i documenti di accompagnamento della merce.

 

Categorie
Autotrasporto

tariffe trasporto merci: secondo IRU diminuzione di 2,4 punti

Le tariffe di trasporto merci su strada europee Upply x Ti x IRU per l’Europa  evidenzia una diminuzione di 2,4 punti indice nel quarto trimestre del 2022 rispetto al terzo trimestre. Il calo dei tassi spot europei, secondio l’IRU, è il risultato della scarsa domanda durante l’alta stagione dovuta all’inflazione, che ha spinto la fiducia dei consumatori a livelli record mentre i livelli delle scorte europee rimangono elevati. L’inflazione dell’area dell’euro ha raggiunto il picco del 10,6% in ottobre e la fiducia dei consumatori dell’area dell’euro ha raggiunto un minimo storico di 95,1 punti a settembre con un miglioramento trascurabile per tutto il quarto trimestre del 2022. I tassi spot spesso guidano lo sviluppo dei tassi contrattuali, quindi il calo dell’indice, insieme a chiari indicatori di una minore domanda di servizi di trasporto merci su strada a breve termine, suggeriscono che anche i prezzi contrattuali inizieranno a diminuire. Tuttavia, qualsiasi calo delle tariffe di trasporto nei prossimi mesi sarà probabilmente moderato dalla pressione sul lato dell’offerta, che farà sì che i costi operativi del trasporto merci su strada rimangano elevati, anche se questa pressione sul lato dell’offerta inizia a diminuire.Come sempre, i costi sono un fattore importante nella determinazione delle tariffe di trasporto. In media, i prezzi del diesel nel quarto trimestre del 2022 sono stati del 21,5% più costosi rispetto ai livelli di gennaio 2022, ciò ha mantenuto alti i costi e, a sua volta, i tassi nel quarto trimestre del 2022. I dati iniziali di gennaio 2023 mostrano che questo è sceso a circa il 14,5%, suggerendo risparmi iniziali per i caricatori al inizio Q1 2023. Thomas Larrieu, amministratore delegato di Upply , commenta: “Vediamo chiaramente che le tariffe di trasporto spot stanno diminuendo e le tariffe contrattuali tenderanno a seguire l’inizio del 2023. Ma fino a che punto? I costi degli operatori del trasporto merci su strada sono ancora ai massimi e la carenza di autisti non sarà risolto in un anno.La mia previsione per il 2023: i tassi contrattuali diminuiranno del 3-5% mentre i tassi spot diventeranno sempre più volatili a causa dell’incertezza della domanda dei consumatori.”

Fonte IRU

 

Anche la pressione al rialzo sui salari degli autisti, in un contesto di penuria, contribuisce all’aumento dei noli. Nuovi dati dell’IRU mostrano che la domanda di autisti di camion è cresciuta per tutto il 2022 fino a novembre, con il numero di posizioni aperte di autisti di camion per i principali paesi europei di trasporto a dicembre del 39% in più rispetto a gennaio 2022. Tuttavia, la domanda di autisti è leggermente diminuita nell’ultimo trimestre , con posizioni aperte in calo del 4% rispetto al terzo trimestre, probabilmente a causa del calo della domanda di trasporto su strada osservato durante il trimestre.

Il trasporto su strada, i caricatori e i gruppi energetici in Europa hanno chiesto che i “combustibili a zero emissioni di carbonio” siano riconosciuti come una soluzione di decarbonizzazione a lungo termine, insieme all’elettrificazione e all’idrogeno, per un settore logistico dell’UE ben funzionante e stabile.

Categorie
Senza categoria

welfare aziendale: Alsea e OOSS lombarde, firmano il primo contratto

Nella giornata odierna a Milano è stato sottoscritto dalle OOSS Lombarde e da Alsea il primo accordo territoriale in materia di welfare aziendale.  Le OOSS e Alsea, sfruttando l’accordo territoriale già esistente fin dal 1998, hanno condiviso la necessità di offrire a lavoratori e imprese la possibilità di trasformare il premio di risultato, già previsto nell’accordo, in misure di welfare (che, come noto, comporta benefici fiscali e contributivi per lavoratori e datori di lavoro). Il Presidente di Alsea, Betty Schiavoni, ha dichiarato: “con questo accordo, di concerto con le organizzazioni sindacali, abbiamo voluto offrire l’opportunità anche alle imprese meno strutturate ed ai lavoratori di queste, di poter utilizzare il welfare aziendale. Con l’elevata tassazione sul lavoro che sconta il nostro Paese occorre utilizzare ogni strumento possibile per ridurre, sebbene un poco, la pressione fiscale. In questo modo confidiamo anche che il nostro Stato possa incrementare le misure di detassazione, indispensabili per la competitività delle imprese e dell’economia italiana tutta. ”LE OOSS hanno sottolineato l’importanza della contrattazione decentrata sul territorio e di come questa, se continuamente rinnovata, possa rispondere anche alle esigenze di quei lavoratori che prestano il loro operato nelle piccole aziende.Questi infatti, seppur normalmente privi di contrattazione aziendale, possono con questo accordo godere dei benefici di quella territoriale. In questo contesto le OO.SS ribadiscono la centralità del welfare aziendale, tanto per l’abbattimento del cuneo fiscale quanto per la sua rispondenza alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie. Proprio per questi motivi è stato condiviso fra le parti l’esigenza di procedere alla rivisitazione dell’accordo del 1998, al fine di renderlo più rispondente alle mutate esigenze tanto di un settore caratterizzato da una estrema dinamicità, quanto a quelle dei lavoratori che vi operano.

Fonte comunicato Alsea

 

 

 

Categorie
Senza categoria

Sole24ore-trasporti: nuove vie per creare Truck manager e bus manager

Creare le figure del truck manager e del bus manager, attraverso un percorso formativo presso un Its, per dare professionalità e restituire dignità al lavoro dell’autista, sia nel trasporto merci che passeggeri. È l’obiettivo di Golia, piattaforma italiana specializzata nella gestione delle flotte di autotrasporto. A spiegare il progetto è Claudio Carrano, ad di Golia e di Infogestweb, la società veronese che la controlla. «Oggi – spiega – chi ha un figlio che entra nel mondo del lavoro non auspica certo che diventi un autista, né i ragazzi pensano che quello sbocco professionale possa essere un’opportunità. Nonostante la pandemia abbia chiarito quanto l’autotrasporto sia necessario per la logistica, quel tipo di lavoro è percepito come duro, mal pagato e con lo svantaggio di portare lontano da casa. L’autista è visto come brutto e sporco, luogo comune che non coincide con l’immagine che dovrebbe trasmettere un’azienda seria. Serve, invece un professionista che conosca le lingue, il marketing, la fisica per il carico delle merci, le normative per usare correttamente il tachigrafo digitale. E anche la capacità di rendicontare l’attività e di saper gestire la tecnologia, sia del camion sia portatile con cui comunicare con l’azienda. Oggi, tra l’altro, un autista corre il rischio di passare tutta la sua vita sul camion o sul pullman, invece deve avere l’opportunità di crescere, di diventare autista-capo e poi, magari, responsabile di una flotta aziendale». L’obiettivo di Golia, che oltre a offrire una piattaforma online, dispone un team di esperti di trasporto e ha creato i Golia point (un network di punti informativi, officine e consulenti), è di creare un percorso di studi biennale all’interno degli Its. «Gli studenti, nel corso del periodo formativo – chiarisce Carrano – avranno anche l’opportunità di lavorare in azienda. Stiamo confrontandoci con diversi Its e con istituti tecnici e, con Confindustria, anche con le scuole medie. In particolare, stiamo operando con l’Its Mobilità sostenibile e trasporti di Catania, di cui siamo partner, e stiamo per chiudere un accordo con l’interporto Polo Inoltra in Abruzzo; abbiamo contatti aperti, poi, in Puglia e Toscana. Aspettiamo che gli Its ottengano l’ok dalle Regioni per l’avvio dei corsi».

fonte Sole24ore 8 Febbraio 2023

Categorie
Autotrasporto Circolari

Circ. 14 – 2023 Autotrasporto – Tributi – ART – Contributo per il funzionamento 2023 – Delibera n. 2422022 pubblicata il 27 gennaio 2023

Nella circolare che segue diamo conto della decisione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti  che ha fissato la misura del contributo per il funzionamento per l’anno 2023, pari allo 0,5 per mille del fatturato risultante dall’ultimo bilancio approvato alla data di pubblicazione della delibera. Come è noto noi riteniamo questa contribuzione un vero e proprio “balzello”, contro il quale stiamo portando avanti diverse azioni sulle quali vi terremo informati.  Circ. 14-2023

Categorie
Senza categoria

carburanti: scatta l’embargo ai prodotti russi

È scattato oggi l’embargo ai prodotti petroliferi raffinati russi, che fa seguito al divieto europeo di importare il greggio di Mosca, entrato in vigore il 5 dicembre scorso come sanzione per l’attacco all’Ucraina. E il rischio è che questo ‘stop’ possa far salire ancora i prezzi del carburante, a partire dal gasolio, rallentando cosi’ il percorso di rientro dall’inflazione. Si tratta di uno blocco alla benzina, ma soprattutto al diesel made in Russia, Paese che ha coperto quasi il 50% del fabbisogno di gasolio dell’Unione europea. Il carburante non alimenta solo 16 milioni di auto in Italia, ma anche camion e navi. Su alcune tratte autostradali, denuncia Assoutenti, le ripercussioni sarebbero già evidenti, con il gasolio in modalità servito che sarebbe già tornato a superare i 2,5 euro a litro. Ritorna, inoltre, anche lo spettro della speculazione. Tuttavia, secondo gli esperti, l’Ue si è già mossa per far fronte all’addio di prodotti russi e ha riempito i suoi stock di gasolio, con flussi che hanno raggiunto il massimo dell’ultimo anno. Contemporaneamente, l’Ue sta facendo scorte da Medio Oriente e Asia, a cominciare dalla Cina. E questi partner continueranno a rifornirci anche in futuro, provando a rispondere alla crescente domanda con la creazione di nuove raffinerie. Allora dov’e’ il problema? Intanto, mentre gli altri Paesi si attrezzano per soddisfare l’Ue, a un certo punto le scorte potrebbero scarseggiare, innescando un aumento dei prezzi dei carburanti. Poi – proseguono gli esperti – c’e’ da considerare che le nuove rotte commerciali saranno più lunghe di quelle seguite finora. E questo farà lievitare i costi di trasporto e di conseguenza quelli alle pompe dei benzinai. Ancora: Mosca non potrà più vendere petrolio all’Europa ma tra i suoi principali fornitori c’è la Cina. E il petrolio russo rischia di uscire dalla porta dell’Europa per rientrarci dalla finestra, sotto forma di prodotto raffinato cinese.

Fonte AGI  (Agenzia Italia)

Categorie
Circolari Varie

Circ. 13-2023 – Varie – Poste – Contributo AGCOM 2023

Circ. 13 – 2023

Categorie
Circolari Lavoro

Circ. 12-2023 – Lavoro – Lavoratori extracomunitari – Quota di ingresso 2022

Circ. 12-2023

Categorie
Circolari Lavoro

Circ. 11 -2023 – Lavoro – Lavoratori extracomunitari – Quota di ingresso 2022 – DPCM 29.12.2022, su G.U. n. 21 del 26.1.2023.

Circ. 11 – 2023

Categorie
Autotrasporto Circolari

Circ. 10 -2023 – Notizie – Autotrasporto – Codice della Strada

Circ. 10 -2023