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Italia aderisce all’accordo multilaterale del Regolamento ADR

L’Italia aderisce all’accordo multilaterale M351 del Regolamento Adr, presentato il 10 gennaio 2023 dalla Gran Bretagna, per esonerare gli speditori “occasionali” di merci pericolose dalla nomina del consulente sicurezza. Questo esonero per ora vale solo nei Paesi che hanno sottoscritto l’accordo multilaterale M351 (potranno farlo fino al 31 dicembre 2024), ma la stessa Gran Bretagna propone che sia integrato nel prossimo aggiornamento dell’Adr, che entrerà in vigore nel 2025. Il testo dell’accordo riguarda il paragrafo 1.8.3.2 dell’Adr e prevede l’esenzione per gli speditori che non svolgono trasporti di merce pericolosa come attività principale o accessoria. Ciò vale anche per le operazioni d’imballaggio, riempimento, carico o scarico connesse a tali trasporti. Devono farlo in maniera “occasionale” in viaggi nazionali.

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Vertice ministri trasporti Eu su transito Brennero: Salvini chiede l’intervento Autorità Comunitarie

Il ministro dei Trasporti italiano, Matteo Salvini, al termine del consiglio europeo dei ministri del trasporto, ha chiesto formalmente l’intervento del Consiglio Europeo e della Commissione UE contro i provvedimenti austriaci sul transito del Brennero: “Con l’Italia – si legge nella notra diramata del MIT-  si sono schierati dapprima la Germania e poi altre nazioni come Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda, Bulgaria”. Nella nota ministeriale vengpno sottoineate anche le parole del ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing io cui peso nel consesso europeo è sempre importante: “Abbiamo bisogno urgentemente di soluzioni, perché la situazione è drammatica con code di 50 chilometri in Baviera. È venuto il momento di fare qualcosa”. La commissaria ai Trasporti dell’UE, Adina Valean ha invitato i Paesi a trovare una mediazione rivolgendosi in particolare all’Austria. Sulla questione è intervenuta la ministra austriaca dei Trasporti, Leonore Gewessler che ha annunciato nuovi colloqui con l’omologo tedesco Volker Wissing, aggiungendo che la condizione deve essere la volontà italiana di tornare al negoziato. Gewessler ha aggiunto che un Tavolo fra i tre Paesi è soggetto a un “chiarimento” sulle questioni tecniche e alla dimostrazione da parte dei due Paesi confinanti di stare lavorando a soluzioni sul transito lungo l’asse del Brennero. Il governatore del Tirolo, la regione austriaca interessata dall’attraversamento Anton Mattle invece  ha confermato il mantenimento degli attuali provvedimenti. Da quel che si capisce infine dalle varie posizioni espresse dai Paesi interessati e, vieppiù dalle regioni appartenenti agli stessi Paesi, è che un eventuale negoziato che porti ad un compromesso finale dopo il fallimento della proposta degli slot, appare lontano. E’ forse da questa logica che nasce l’idea di Salvini  di attivare il Consiglio Europeo e la Commissione UE.

 

 

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Corriere della Sera su Transito Brennero: Salvini chiederà la procedura di infrazione contro l’Austria

I divieti alla circolazione dei veicoli pesanti sul valico del Brennero infiammano lo scontro tra Italia e Austria. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ieri ha fatto sapere di voler formalizzare la procedura di infrazione nei confronti di Vienna. «La decisione — spiega in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti — è maturata al termine del Consiglio Trasporti in Lussemburgo», dove Salvini è intervenuto sulla questione. «L’Italia — spiega il ministero — ha esposto tutte le sue ragioni, sostenuta con forza dalla Germania e poi da altri Paesi come Repubblica Ceca, Lituania, Romania, Olanda, Bulgaria».

Secondo la Commissione europea l’intesa sul valico del Brennero potrebbe essere vicina, ma l’atteggiamento di Vienna impedisce di trovare un compromesso. La commissaria europea per i Trasporti, Adina Valean, ha ricordato che l’esecutivo Ue ha avviato da tempo la discussione con i Paesi coinvolti per raggiungere un accordo. «Tutte le misure» unilaterali «prese sul Brennero non sono utili, anche per l’Austria stessa, non sono positive e non sono sostenibili», ha evidenziato Valean. «Sono delusa dal fatto che mentre Italia e Germania approverebbero un compromesso, l’Austria continua a ritardare, vuole continuare le discussioni e non si sposta dalla sua posizione», ha aggiunto.

Per Salvini è in gioco il principio della libera circolazione di uomini e merci sancito dai Trattati europei. «O la libera circolazione vale per tutti oppure i Trattati per qualcuno valgono un po’ di meno», attacca il vicepremier. «La libertà di circolazione non comporta l’obbligo di trasportare le merci su gomma: abbiamo delle capacità su rotaia, siete pregati di utilizzarle», è la replica della collega austriaca, Leonore Gewessler.

Sulla gestione del valico del Brennero Roma e Vienna si scontrano da anni. L’Austria sostiene che il corridoio ha superato da tempo il limite di carico e da anni vengono rilevati sforamenti dei limiti di biossido di azoto in atmosfera. Per gestire meglio i flussi di traffico la Provincia di Bolzano, il Land del Tirolo e la Baviera hanno proposto di introdurre un sistema di prenotazione delle fasce orarie per il transito dei mezzi pesanti, così da evitare incolonnamenti lungo l’autostrada. Ma le associazioni dell’autotrasporto hanno chiesto al governo italiano di intervenire per fermare il progetto. Le restrizioni stabilite unilateralmente dall’Austria secondo Roma hanno pesanti ricadute sull’economia italiana, come evidenziato più volte da Confindustria. Anche Berlino ritiene che i divieti danneggino il mercato unico europeo. «La situazione al Brennero è drammatica — ha sottolineato ieri il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing — abbiamo code di 50 chilometri in Baviera e, senza una soluzione, saranno ancora più lunghe nelle aree confinanti. Dobbiamo evitarlo».

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Transito Brennero: gli stati membri Ue affrontano il problema dei divieti austriaci

ROMA – La delicata questione dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti in transito in Tirolo, imposti unilateralmente dal Governo austriaco, più volte denunciata dalle Associazioni dell’Autotrasporto negli ultimi anni, è finalmente entrata nell’agenda delle priorità delle istituzioni europee. Il Consiglio dei Ministri dei Trasporti dell’Unione europea, nella riunione che si terrà il 1° giugno 2023 in Lussemburgo,  l’Italia e altri Stati membri prenderanno  posizione contro i i divieti di transito  austriaci  che da anni causano danni all’economia italiana stimati in circa 250 milioni di Euro ogni anno. Quantunque sia prematuro anticipare le possibili e auspicabili decisioni degli Stati Ue, il mondo dell’Autotrassporto si augura e chiede che questo stato di cose che danneggia l’Italia e non solo, cessi.

 

 

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Ponte 2 Giugno:orari circolazione mezzi pesanti

La circolazione dei mezzi pesanti nei giorni del ponte del 2 giugno, è vietata (salvo le consuete deroghe) la circolazione dei veicoli industriali con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate dalle 7.00 alle 22.00 Dalle 22.00 di quel giorno i camion potranno riprendere a viaggiare fino alle 7.00 di domenica 5 giugno, quando inizierà il consueto divieto domenicale. Giugno, peraltro, è il mese in cui parte il calendario estivo che durerà fino a settembre compreso: subentra infatti un anticipo dell’inizio del divieto domenicale alle 7.00 (invece che alle 9.00). A luglio i divieti si estenderanno al sabato sino alla fine di agosto. Infine, nelle ultime due settimane di luglio e nelle prime due di agosto saranno in vigore anche divieti il venerdì e il 15 agosto.

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Avviso Albo Autotrasporto: attenzione mail indesiderate a imprese iscritte

Si rende noto all’utenza che è in atto una campagna di spam, indirizzata alle imprese iscritte all’Albo degli autotrasportatori, proveniente dall’indirizzo email: umc.info@pec.it. Si riporta un esempio del testo delle email in questione: Oggetto: “AVVISO PER LE IMPRESE SOTTOPOSTE A VERIFICA ISTRUTTORIA” – Controllo Capacità Finanziaria Scaduta – INFORMATIVA. Spett.le XXX, Il Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori, ai sensi dell’art. 9, comma 2, lett. l-ter e l-quater del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 28, ha avviato le procedure di verifica e controllo della regolarità dei requisiti posseduti dalle imprese iscritte all’Albo Nazionale degli autotrasportatori. La verifica è svolta con l’ausilio di un apposito applicativo informatico che opera in cooperazione con le Amministrazioni e gli enti competenti. SE HAI RICEVUTO UNA PEC DI AVVISO DI
AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI VERIFICA HAI 90 GIORNI DI TEMPO PER FORNIRE OSSERVAZIONI O CONTRODEDUZIONI ALLE ANOMALIE CHE TI SONO STATE SEGNALATE. Tra i requisiti, vige l’obbligo della dimostrazione del “requisito di capacità finanziaria”. Se hai necessità di metterti in regola con tale requisito, contattaci al numero XXXXX oppure inviaci una mail a XXXXX, i nostri consulenti ti aiuteranno a sanare la tua posizione.

Cordiali saluti.

Si tratta di una mera operazione pubblicitaria, finalizzata all’individuazione di potenziali clienti, che non attiene in alcun modo all’attività istituzionale del Comitato Centrale e che, tantomeno, è mai stata avallata dallo stesso. Si ricorda, infine, che gli unici canali ufficiali, attraverso cui le imprese iscritte all’Albo degli autotrasportatori riceveranno eventuali avvisi di avvio del procedimento di verifica e controllo della regolarità dei requisiti posseduti, sono i seguenti:

 

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Circolari Lavoro

Circ. 36 – 2023 – Lavoro – Previdenza – Riduzione cuneo contributivo a carico dei lavoratori – Istruzioni operative

Circ. 36 – 2023

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Autotrasporto

bonus patenti: Mit stanzia altri 575mila euro

 

 

Il Mit  ha stanziato altri 575mila euro per il bonus patenti, che consentiranno di sbloccare 230 buoni patente precedentemente emessi e sospesi perchè eccedenti rispetto ai fondi disponibili.  Questo ulteriore stanziamento fa seguito a quello deciso lo scorso 4 maggio. I beneficiari di buoni riattivati riceveranno una comunicazione all’indirizzo di posta elettronica indicato in sede di domanda. Avranno 60 giorni per l’attivazione presso una delle autoscuole accreditate.

 

 

 

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Tavolo delle regole: Salvini convoca le associazioni il 31 maggio

Il ministero ha convocato le associazioni dell’autotrasporto per un incontro in calendario il prossimo 31 maggio dalle ore 12, che segue quello avvenuto lo scorso 17 aprile. Al centro dell’incontro le criticità rimaste sospese.

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LOGISTICA: ITALIA ANCORA PRIMA CRESCITA MERCATO IMMOBILIARE IN EUROPA

L’Italia “si conferma ancora una volta al primo posto per crescita del mercato immobiliare in Europa” : questo quanto si afferma nell’annuale rapporto SFre, nel quale si precisa che l’ incremento degli investimenti  è del sette percento e quindi oltre la soglia dei tre miliardi di euro, con una quota del 25% degli investimenti immobiliari complessivi, portando la logistica al secondo posto dopo gli uffici. Nello stesso anno gli investimenti in immobiliare logistica in Europa sono calati di ben il 15%, toccando i 58 miliardi di euro. Secondo i ricercatori “l’incremento degli investimenti del comparto logistico nel nostro Paese è stato sostenuto prevalentemente dal progressivo consolidarsi dell’interesse da parte di investitori istituzionali esteri e dalla crescente pressione esercitata dalla domanda rispetto a spazi di qualità situati in mercati complementari ai principali”. La principale area resta il nord, dove si è concentrato l’82% degli investimenti (61% nel nord-ovest e 21% nel nord-est), seguito dal centro col 17%, mentre il sud e le isole raccolgono solo l’uno percento degli investimenti. Il patrimonio immobiliare italiano ammonta a 46 milioni di metri quadrati, due dei quali si sono aggiunti lo scorso anno, corrispondente a un valore di circa due miliardi di euro. Ciò significa un aumento, in termini di superficie, del 4,5%. Gli immobili per la logistica hanno prodotto nel 2022 un fatturato di circa sei miliardi di euro, con un aumento del nove perento sull’anno precedente. Però per il 2023 è prevista una “sostanziale stabilità” del fatturato, anche se le superfici dovrebbero aumentare di 2,3 milioni di metri quadrati. Gli autori del rapporto ritengono che il mercato immobiliare per la logistica sia ormai maturo in Italia. Nell’ultimo periodo il settore ha superato la crisi pandemica, ha visto una robusta crescita nel 2021, affrontato rischio nel 2022 e iniziato il 2023: “con evidente contrazione dei risultati rispetto ai trimestri precedenti”, restando però “una delle migliori asset class immobiliari”. La ricerca precisa che “la capacità di adeguamento della filiera è confermata dall’incremento ponderato, rispetto alla forte discesa degli anni precedenti, dei rendimenti netti a livello nazionale, che si attestano al 5,8 percento, con punte ancora inferiori per le prime locations e per i trophy asset, tra il 4,8 e il 5,7 per cento e ulteriori ribassi per gli immobili last mile”. Nel 2022, i canoni di locazione sono rimasti pressoché costanti, con differenze a livello territoriale e sono cresciuti più al nord che al centro. I prezzi di acquisto hanno registrato un incremento medio di poco superiore al tre percento, derivante prevalentemente da rendimenti tornati in crescita e dall’aumento a livello nazionale dei canoni medi. Nell’analisi del mercato, la direttrice generale di Scenari Immobiliari, Francesca Zirnstein, si sofferma sull’accorciamento delle filiere logistiche, tramite reshorting, e sullo scenario monetario. Per quanto riguarda il primo afferma che “il rientro o lo spostamento delle aziende in realtà diverse da quelle scelte negli ultimi vent’anni sta interessando ogni parte di mercato e ogni categoria merceologica e di conseguenza coinvolge a pieno il comparto logistico, direttamente o indirettamente”. Anche l’inflazione svolge un ruolo importante. L’attuale mercato logistico si è sviluppato con un tasso vicino allo zero, ma il suo aumento “sta agendo da acceleratore di ulteriori e nuove trasformazioni”. Zirnstein conclude dichiarando che “il mercato immobiliare nazionale della logistica è solido e maturo ma il suo futuro dipende dalle scelte in innovazione, progettazione, tecnologia, ma anche buona governance, che verranno fatte in questi anni”.