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Come già annunciato nella notizia già anticipata in questa rubrica, forniamo i particolari tecnici contenuti nella circolare n°29 che pubblichiamo qui di seguito. Circ. 29-2023
Viabilità Italia, con un comunicato stampa ufficiale, ha fornito aggiornamenti sul maltempo che sta colpendo l’Italia centro-settentrionale in questi giorni. Le due situazioni di maggiori criticità che stanno interessando la viabilità del Paese riguardano: chiusura della E45 in direzione nord all’altezza di San Sepolcro (AR) per il traffico pesante obbligatoriamente dirottato verso la A1; A14: uscita obbligatoria per tutti i veicoli in direzione nord al casello di Rimini Nord; uscita obbligatoria per il traffico diretto a sud sulla A13 direzione nord; il traffico proveniente dalla A13 direzione sud può percorrere la A14 solo in direzione nord. In aggiunta, per coordinare la circolazione autostradale del traffico commerciale sulla A22 nelle vicinanze del confine di Stato con i provvedimenti che verranno adottati dalle Autorità estere, il Commissario del Governo per la Provincia Autonoma di Bolzano ha disposto il divieto di circolazione, per i veicoli adibiti al trasporto di cose di massa complessiva a 7,5 t., nella tratta Vipiteno-Brennero, nelle fasce orarie 00:00 – 22:00 nei giorni 18, 29 maggio e 8 giugno.
La Commissione Ue ha dato via libera al pacchetto di riforma delle dogane che entrerà in vigore gradualmente dal 2028 al 2038. La riforma, che prenderà il via nel 2028, ruota intorno alla creazione del “Data Hub”, portale unico europeo on-line che nel 2038 sostituirà gli attuali 111 sistemi informatici nazionali ed all’interno del quale verranno caricati e raccolti tutti i dati delle imprese attive nel commercio all’interno del mercato unico. Il portale sarà gestito da una nuova autorità doganale dell’Ue, istituita col compito di supervisionare l’hub di dati presenti. La Commissione stima che la sostituzione dell’attuale infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’Unione con il nuovo Data Hub, farà risparmiare agli Stati fino a 2 miliardi di euro all’anno di costi operativi. Le imprese che vogliono trasportare merci all’interno dell’Ue potranno farlo registrando tutte le informazioni sui propri prodotti e sulle filiere nel nuovo Hub di dati doganali europeo. Se i processi aziendali e le catene di approvvigionamento saranno riconosciuti come completamente trasparenti, gli operatori commerciali più affidabili (“Trust and Check”) potranno mettere in circolazione le loro merci nell’Ue senza alcun intervento doganale attivo. La categoria Trust & Check punta a rafforzare il programma già operativo di Operatori economici autorizzati (AEO) esistente per gli operatori di fiducia. I commercianti di fiducia Trust & Check potranno inoltre sdoganare tutte le loro importazioni presso le autorità doganali dello Stato membro in cui hanno sede, indipendentemente dal luogo dove le merci hanno fatto ingresso. Il Data Hub aprirà per le spedizioni di e-commerce nel 2028, seguito (su base volontaria) da altri importatori nel 2032. Una revisione in 2035 valuterà se questa possibilità potrà essere estesa a tutti i trader quando l’Hub diventerà obbligatorio a partire dal 2038. La riforma abolisce inoltre l’attuale soglia in base alla quale le merci di valore inferiore a 150 euro sono esenti da dazio doganale, eccezione spesso sfruttata per eludere il fisco. Va da se che le proposte legislative saranno ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea per approvazione e al Comitato economico e sociale europeo per consultazione.
Next Generation Mobility organizza un focus su “Ultimo miglio e servizi per la città: verso una logistica sostenibile” in programma il 3 giugno dalle 14.00 alle 15.30. Il trasporto e la mobilità, non sono solo delle persone. L’ esplosione dell’ e-commerce costringe tutti a riscrivere le regole del traffico in città non solo per quanto riguarda la consegna, ma anche per tutta la logistica e i servizi di recupero e smaltimento degli imballaggi tenendo conto di una progettatazione misurata sull loro impatto ambientale e cercando di ridurlo al massimo.
Matteo Salvini ha firmato un decreto che stabilisce le modalità per l’erogazione di 25 milioni di euro in sostegno delle imprese di autotrasporto che hanno utilizzato mezzi ecologici alimentati a gas liquefatto (GNL) nel periodo 1 febbraio – 31 dicembre 2022 . I contributi,verranno riconosciuti sempre sotto forma di credito d’imposta, per il ristoro, nella misura massima del 20% . Beneficiarie del credito di imposta sono le imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN) che esercitano attività logistica e di trasporto delle merci in conto terzi con mezzi di trasporto ad elevata sostenibilità ad alimentazione alternativa a metano liquefatto. La richiesta per usufruire dell’agevolazione dovrà essere presentata tramite la piattaforma informatica dedicata dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, a decorrere dalle ore 12:00 del 15 giugno 2023. La piattaforma informatica sarà fruibile fino alle ore 24:00 del 6 luglio 2023.
Come già annunciato ieri nella notizia pubblicata qui sotto, si riaprono i termini per istanze acquisto AdBlue, nella circolare che segue vengono illustrati i particolari tecnici. Circ. 28-2023
L’andamento del traffico autostradale è sempre un buon indicatore dello stato di salute dell’economia. I dati relativi ai transiti attraverso i varchi Telepass, sia delle autovetture private sia dei mezzi pesanti, lungo la rete nazionale a pedaggio (oltre 6mila chilometri) nel primo quadrimestre 2023 restituiscono l’immagine di un Paese che sta rapidamente tornando ai livelli pre Covid. Anche se non manca qualche zona d’ombra legata nello specifico al trasporto pesante, sul quale potrebbe pesare il rallentamento della produzione industriale registrato nel primo trimestre del 2023. Ma andiamo con ordine.
Attualmente, i possessori di Telepass, società del gruppo Mundys (ex Atlantia), sono 7,5 milioni e rappresentano circa il 70% del totale dei pagamenti effettuati sulle autostrade italiane. Quindi è un campione statisticamente rappresentativo dell’universo nazionale.
Risale il traffico privato
Nel periodo gennaio-aprile 2023 le transazioni autostradali Telepass sono risultate pari a 322,5 milioni, con una crescita del 3,45% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Nel primo quadrimestre 2019, ultimo anno prima della pandemia, le
precedente. Nel primo quadrimestre 2019, ultimo anno prima della pandemia, le transazioni Telepass erano risultate pari a 326,1 milioni. Da notare che nel primo quadrimestre 2020, in coincidenza con il dilagare del Covid e dei primi lockdown, i transiti dai caselli Telepass avevano subito un crollo del 33,26%, a quota 217,7 milioni: oltre 100 milioni di passaggi in meno.
Telepass fornisce anche la suddivisione dei transiti per tipologia di cliente: business, consumer (autovetture private), fleet (flotte aziendali) e truck (mezzi pesanti). Il primo dato che balza all’occhio è quello relativo ai privati, ovvero la tipologia di utenti che aveva registrato i cali maggiori durante la pandemia. Ebbene, nel primo quadrimestre 2023 la categoria consumer registra 158,6 milioni di transazioni, circa il 6% in più del gennaio-aprile 2022 (per l’esattezza: +5,63%). Nei primi quattro mesi del 2019, i transiti della tipologia consumer erano risultati pari a 161 milioni: si può concludere che il traffico privato lungo le autostrade italiane abbia quasi del tutto recuperato i livelli pre-pandemia.
Tir in frenata
Interessante il caso dei mezzi pesanti: in valore assoluto, le transazioni Telepass nel primo quadrimestre 2023 relative ai Tir, pari a 37,5 milioni, risultano superiori al dato 2019 (36,8 milioni) ma in calo del 4% circa sul 2022, quando si era registrato un picco di oltre 39 milioni di transiti. Spesso, l’andamento del traffico pesante è influenzato dall’andamento della produzione industriale e in effetti abbiamo visto che, nel primo trimestre del 2023, l’attività industriale in Italia ha subito un rallentamento rispetto all’anno precedente (dati Istat).
Vedremo se nel prosieguo dell’anno questa tendenza sarà confermata o meno. Da notare, sempre per questa tipologia di traffico, il dato negativo del Trentino-Alto Adige (-10,78%), attraverso il quale passa l’asse autostradale del Brennero, ovvero il principale corridoio di collegamento tra l’Italia e l’Europa. Un asse strategico per le
Adige (-10,78%), attraverso il quale passa l’asse autostradale del Brennero, ovvero il principale corridoio di collegamento tra l’Italia e l’Europa. Un asse strategico per le nostre esportazioni.
Per quanto riguarda le due categorie rimanenti, risultano entrambe in crescita: +2,8% i transiti business (a quota 116,8 milioni) e +7,47% le flotte aziendali (9,4 milioni).
Piattaforma multiservizi
Intanto, la società Telepass è impegnata a consolidare il processo di internazionalizzazione (già oggi è presente, con servizi diversi, in 14 Paesi europei) e a completare la propria trasformazione in una piattaforma digitale per i servizi di mobilità. Oltre ai servizi di pedaggio, già oggi Telepass svolge un ruolo crescente nell’acquisto di servizi assicurativi, del ticketing, dei parcheggi, fino ad arrivare all’acquisto di Skipass. La scatoletta che 7,5 milioni di persone hanno dentro la propria auto è già un sistema di pagamento digitale integrato, adatto a cogliere i nuovi trend di mobilità che si stanno imponendo a livello globale e che vedono la logica “seamless” (senza soluzione di continuità) sempre più preponderante.
Secondo una ricerca condotta da Mobius Lab, laboratorio internazionale di ricerca specializzato sui trend di mobilità, nato dalla partnership tra Sda Bocconi School of Management e Mundys sotto la direzione di Fabrizio Zerbini, nel 2022 Telepass ha registrato più di 25 milioni di transazioni MaaS (Mobility-as-a-Service, cioè una serie di servizi di mobilità diversi, personalizzati in base alla domanda) sulla sua piattaforma integrata multiservizi.
Sole24ore
Passo in avanti per alleviare la cronica mancanza di conduttori di veicoli commerciali: la G.U ha pubblicato la legge n.50 nella quale è stata inserita una disposizione che agevola l’ingresso e il soggiorno al di fuori delle normali quote riservate agli autisti, limitatamente al biennio 2023 e 2024. Nel concreto si concede la possibilità a conducenti di Paesi terzi di entrare in Italia tramite la possibilità di organizzare prima, nei luoghi di origine dei lavoratori stranieri, dei corsi di formazione professionale che potrebbero essere finalizzati all’acquisizione della CQC. Questa possibilità è concessa però alle associazioni datoriali rappresentate nel CNEL dopo aver concordato le attività formative da svolgere nei Paesi di origine con gli organismi formativi, con gli operatori dei servizi per il lavoro accreditati o anche con enti e associazioni operanti nel settore dell’immigrazione. Una procedura, quindi, semplificata, visto che non viene richiesta un’intesa ulteriore con il ministero. Lo stesso articolo precisa poi che, a formazione avvenuta e ad attestato conseguito, questi autisti hanno tre mesi di tempo per poter entrare in Italia, seguendo le procedure previste per gli ingressi per lavoro per casi particolari (quelle cioè descritte nell’art 27 Dlgs 286/98). Ultima novità, non meno rievante, quella di riservare quote ulteriori rispetto a quelle già previste, per gli apolidi e per i rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite o dalle autorità competenti nei Paesi di primo asilo, per concedere loro la possibilità di entrare in Italia a svolgere lavori stagionali o subordinato, laddove questi stranieri siano cittadini di Paesi con cui l’Italia ha sottoscritto intese o accordi in materia di rimpatrio.