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nuove immatricolazioni: ottobre negativo per i mezzi pesanti

Le nuove immatricolazioni dei veicoli pesanti torna in negativo nel mese appena finito interrompendo la discreta ripresa degli ultimi mesi. A provocare la battuta di arresta evidenziata da un calo pari al  12,7 %  non è stata la volontà dei possibili acquirenti ma la mancanza di componenti e materie prime che ormai affligge tutti Paesi industrializzati.  Paolo A. Starace, presidente della sezione Veicoli Industriali  dell’UNRAE  che ha pubblicato i dati  sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ha spiegato che il mercato di ottobre 2021 va in negativo rispetto al 2020 per tutte le fasce di massa, anche per quella dei pesanti, che finora ha sempre trainato il settore.

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Regno Unito: ancora un provvedimento contro la carenza di autisti

Il premier britannico Boris Johnson,  dopo aver rilasciato nei mesi scorsi 5.000 visti di lavoro temporanei ai camionisti UE  e semplificato l’iter del rilascio di patenti per diventare camionisti, è intervenuto ancora nei giorni scorsi adottando  un provvedimento straordinario in cui viene prolungata la possibilità di eseguire operazioni di cabotaggio nel suo territorio per un periodo temporaneo di sei mesi. La misura, entrata in vigore il 28 ottobre scorso, resterà valida nel territorio del Regno Unito fino al 30 aprile del prossimo anno ad esclusione dell’Irlanda del Nord. Il nuovo provvedimento in particolare,  consente trasporti di cabotaggio illimitati di mezzi pesanti per un massimo di 14 giorni dopo l’arrivo nel Regno Unito con un viaggio internazionale «carico», ben oltre le regole sul cabotaggio della UE  cabotaggio ed è anche più ampia rispetto alle norme in materia previste dall’Accordo UE-UK del 24 dicembre 2020 che consente ai vettori UE un massimo di 2 trasporti di cabotaggio nell’arco di 7 giorni, consecutivi a un trasporto internazionale.

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Distacco Transnazionale: INL chiarisce obblighi datori di lavoro

 Il datore di lavoro, nella disciplina del doppio distacco dei lavoratori (o «distacco a catena»), in entrata o in uscita dall’Italia, è sempre e soltanto l’agenzia di somministrazione. Pertanto, l’agenzia è responsabile di tutti gli adempimenti relativi agli obblighi contrattuali, informativi e amministrativi. Lo rende noto una circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) che chiarisce le novità introdotte dal Decreto Legislativo n.122/2020, specificando che il settore dei trasporti su strada è escluso da tale disciplina fino al 2 febbraio 2022. Entro tale data, infatti, gli Stati membri dovranno provvedere al recepimento della direttiva UE 2020/1057 sul distacco dei conducenti

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Autotrasportatori: aumento record delle offerte di lavoro però mancano autisti

Le offerte di lavoro per autotrasportatori in Italia, su base web, sono aumentate del 105%  rispetto ai livelli pre-pandemia.  Sono questi i risultati di un’analisi condotta dal motore di ricerca lavoro Indeed sulla base degli annunci postati sul portale a fine settembre. La tendenza che peraltro interessa l’Europa intera, dove paradossalmente la domanda di autisti  va di pari passo con la difficoltà sempre maggiori delle catene di approvvigionamento a stare al passo con le richieste.  Esemplare a questo proposito  il caso della Gran Bretagna che ha affrontato per prima il problema aprendo le porte agli autisti stranieri. Secondo le rilevazioni di Indeed i clic da parte di persone extra Uk per conduzione mezzi pesanti provengono principalmente da India, Emirati Arabi, Sudafrica, Polonia e Nigeria, seguiti da Arabia Saudita, Italia e Irlanda. Come si evince facilmente la molla che ha spinto le richieste extra UK  è stata la retribuzione : tra gennaio e settembre 2021 la paga oraria media per i conducenti di mezzi pesanti negli annunci di lavoro su Indeed nel Regno Unito è aumentata del 15% da £ 13,05 a £ 15,00, mentre lo stipendio annuale medio pubblicizzato negli annunci è aumentato del 19% da £ 30.000 a £ 35.600. L’incremento medio è pari a 14 volte l’incremento registrato in linea generale nel Regno Unito. Gli stipendi, in generale, risultano più interessanti che altrove. Prendendo in esame gli annunci di lavoro che indicano gli stipendi mensili degli autisti, è emerso che lo stipendio medio è di circa 2.000 sterline (2.321 euro) nel Regno Unito, cifra più alta rispetto all’Italia (1.500 euro), alla Francia (1.925 euro), alla Spagna (1.600 euro) e rispetto alla Polonia (970 euro). Solo Paesi Bassi (2.400 euro) e Germania (2.500 euro) sembrano offrire retribuzioni più alte delle offerte di lavoro. Peccato che non ci sono autisti.

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carenza autisti: Camera approva contributi

Erogazione di un contributo di 1000 euro o al 50% dei costi a titolo di rimborso ai percettori del reddito di cittadinanza o di ammortizzatori, fino a 35 anni di età, che entro tre mesi dall’ottenimento della licenza di guida, avranno stipulato un contratto di autotrasporto per conto terzi. Questa l’importante decisione assunta ieri dalla Commissione Trasporti della Camera, in sede di conversione del decreto governativo sul Trasporto, che nelle intenzioni dei parlamentari dovrebbe aiutare a risolvere la carenza degli autisti dei mezzi pesanti che affligge ormai l’Europa intera.

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Saranno risarciti gli acquirenti di camion vittime del “cartello dei camion”

Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto il diritto ad un risarcimento pari al 15% del prezzo corrisposto per l’acquisto di un autocarro, agli autotrasportatori penalizzati dal cosiddetto «cartello dei camion», che fu stipulato tra sei grandi casi costruttrici di camion per mantenere alto il costo dei mezzi pesanti di almeno 6 tonnellate, peraltro già sanzionato dall’Antitrust europeo nel 2016 con una multa vicina ai tre miliardi euro. La sentenza del Tribunale, prima in Italia, trae fondamento dalla decisione del 2016 dalla Commissione Europea  che accertò a carico del “cartello dei camion” la violazione il diritto della concorrenza.

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BRennero: comunicato stampa Fedit,Anita, Fai

Roma, 19 ottobre 2021 – Le Associazioni dell’autotrasporto italiano ANITA, FAI e FEDIT hanno dato mandato ad uno studio legale di intraprendere un’azione di messa in mora della Commissione UE per inazione nei confronti dell’Austria, sulla vexata quaestio dei diversi divieti imposti unilateralmente dal Tirolo sulla circolazione dei mezzi di trasporto.

 

La decisione è stata presa dopo la diffusione nel maggio scorso di un documento riservato predisposto nel dicembre 2020 dalle Direzioni Generali dei Commissari UE del mercato interno, dei trasporti e dell’ambiente, che invitava la Commissione ad avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria che a tutt’oggi non è stata ancora avviata.

 

Da qui la decisione delle Associazioni di settore di optare per un’azione decisa verso la Commissione, rafforzata anche dai recenti pareri formulati da esperti di diritto comunitario sui vigenti divieti “settoriale” e “notturno” in Tirolo, che dimostrano la fondatezza della violazione del diritto unionale.

 

“L’iniziativa intrapresa congiuntamente da ANITA, FAI e FEDIT punta a sollecitare la Commissione UE ad uscire da una situazione che danneggia il comparto dei trasporti e l’economia in generaleha dichiarato il Presidente dell’associazione confindustriale ANITA Thomas Baumgartner, secondo il quale: “Vista l’inattività politica l’azione legale rimane l’unico strumento utile per poter ricevere risposte concrete alle nostre legittime istanze in merito alla questione del Brennero, che si rende ancora più urgente, in considerazione del fatto che il  Tirolo ha annunciato misure ancora più restrittive sul divieto settoriale”.

 

A Questo proposito si segnala una recente dichiarazione dell vice governatore provinciale responsabile dei trasporti Ingrid Felipe (Verdi) la quale ha confermato che sono in programma modifiche al divieto settoriale in senso ancora più restrittivo. Tale inasprimento riguarderebbe il divieto di transito a tutti i veicoli Euro VI immatricolati prima del 1 gennaio 2021 e quindi anche ai veicoli di ultimissima tecnologia per la riduzione di emissione di sostanze inquinanti. La nuova proposta dovrebbe essere presentata alla Commissione UE per una valutazione e laddove la stessa dovesse considerarla idonea, potrebbe entrare in vigore dopo sei mesi: secondo stime del Tirolo, già dal luglio 2022.

“Sono anni che l’Austria non rispetta le regole ed anni cha la FAI-Conftrasporto combatte affinché sia ripristinato il pieno rispetto del diritto comunitario, promuovendo la libera circolazione delle persone e delle merci.” Ha aggiunto da parte sua il Presidente di FAI- Conftrasporto Paolo Uggè che ha proseguito affermando: Denunciamo inoltre un lassismo inaccettabile da parte delle Istituzioni Europee a danno del sistema italiano; così facendo la Commissione Europea colpisce la capacità del Paese di esportare le merci fuori dai propri confini

 

Le vicende di questi giorni che vedono la Presidente della Commissione Ue contrapporsi duramente al governo polacco sulla questione del primato delle leggi nazionali su quelle europee fino a minacciare il blocco dei fondi del pnrr, sta a dimostrare che le Istituzioni della Ue, se vogliono, intervengono,”ha dichiarato il Segretario Generale della Fedit Enzo Solaro, che ha aggiunto:” Non vogliamo  mettere i due problemi sullo stesso piano, ma non ci è chiaro  se la Commissione abbia derubricato il Brennero a questione di minore importanza, oppure ancora se  la questione sia politica, visti i rapporti già tesi fra Ue e il Governo di Vienna, ma  il fatto è che il Brennero permane sostanzialmente chiuso provocando enormi danni al trasporto merci verso nord, una perdita economica per le imprese e per la ripresa del sistema economica del Paese”.

 

Il corridoio scandinavo-mediterraneo,rappresenta un asse commerciale di importanza vitale per l’interscambio di merci interno all’Unione europea, nonché uno dei 9 corridoi “core network” della politica TEN-T della Commissione UE volta a rafforzare la connettività dei Paesi membri attraverso collegamenti stradali, ferroviari, marittimi e aeroportuali. Secondo elaborazioni di Uniontrasporti effettuata sui dati ISTAT infatti, nel 2019 lungo tale asse,”ha concluso Solaro”, è avvenuto un interscambio totale pari a 170 miliardi di euro, con un passaggio di merci per circa 50 Mio/ton/anno”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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TACHIGRAFI: Il Ministero degli Interni chiarisce modalità e condizioni dei controlli

La vexata quaestio delle sanzioni legate al non corretto uso del cronotachigrafo, dopo la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea  che ha stabilito che le infrazioni commesse in uno Stato non sono sanzionabili in un altro, ha offerto il destro al MInistero degli Interni che ha colto l’occasione per chiarire condizioni e modalità con cui questi controlli devono avvenire. Per quanto riguarda in particolare la contestazione delle violazioni dei limiti di velocità, il Ministero ha stabilito che: le violazioni di cui all’art. 142 (commi 7,8,9 e 9-bis) possono essere contestate sia con riferimento al superamento dei limiti di categoria del veicolo su cui è installato il tachigrafo, sia con riferimento al superamento dei limiti «locali» fissati dal codice per ogni tipologia di strada (o dal proprietario o concessionario della strada). Tali violazioni possono essere contestate solo in relazione a condotte di guida di cui l’organo accertatore abbia avuto diretto riscontro o che siano riconducibili a poco tempo prima del controllo, tali che possano essere riferibili in modo certo a uno specifico luogo. In mancanza dell’informazione relativa al tipo di strada dove è stata realizzata la condotta o al limite in essa vigente, non si potrebbe determinare l’entità del superamento necessaria per l’applicazione delle diverse sanzioni. Quanto alle violazioni di cui all’art. 142, comma 11, possono essere contestate attraverso la lettura dei dati relativi al superamento di valori impostati sul limitatore. In merito invece alle modalità di acquisizione dei dati, al fine di garantire la solidità del dato e non pregiudicare l’efficacia probatoria dell’accertamento, è necessario seguire determinati accorgimenti: quelli relativi alla velocità istantanea devono essere acquisiti tramite un dispositivo di lettura esterna, in particolare quelli in grado di generare un set di dati a cui venga attribuita una “firma digitale” che ne garantisca validità e immodificabilità; mentre invece quelli relativi agli eccessi di velocità possono essere rilevati (ed eventualmente contestati) anche sulla base delle semplici stampe producibili tramite il tachigrafo di bordo.

 

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MIMS:pubblicato il costo del gasolio di settembre

 

Il costo, al netto dell’Iva e/o dello sconto del maggior onere delle accise, è utile per le fatturazioni di questo mese.

Il prezzo totale al consumo del gasolio rilevato dal Ministero dello Sviluppo Economico e pubblicato ieri dal MIMS (utile per le fatturazioni di questo mese), a settembre 2021 è stato di 1.517,29 euro per mille litri, 626,28 euro è il prezzo industriale, 273,61 l’Iva e 617,40 l’accisa; di conseguenza il valore di riferimento del costo del gasolio per i servizi di trasporto effettuati nel mese di settembre è di 1,243 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 ton al netto dell’Iva; di 1,029euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 ton al netto dell’Iva e del rimborso parziale delle accise.

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Germania: crisi logistica e trasporti

La scarsità e il prezzo dei combustibili, unitamente alla carenza di autisti,  che in Inghiliterra ha già prodotto  pesanti riflessi sulle consegne, si fa sentire anche in Germania dove commercianti e consumatori stanno riscontrando problemi analoghi. Gli analisti a questo proposito, per quanto riguarda l’Italia, sembrano d’accordo sul fatto che una crisi analoga prima o poi attanaglierà anche il nostro Paese che già fin d’ora, in prossimità dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio anche nella logistica e nell’autotrasporti, incontrerà non poche difficoltà. Nel nostro Paese in particolare, la circostanza che molti autisti sono stranieri (anche se domiciliati nel Paese di origine) e perciò sprovvisti del green pass valido nel territorio italiano, farà sentire  tutto il peso delle difficoltà che, peraltro sono state segnalate da la pressoché totalità delle federazioni degli autotrasportori.