Il Land del Tirolo ha deciso, come avvenuto anche gli anni scorsi, di imporre un divieto di circolazione per i veicoli pesanti nella giornata di Sabato, nel periodo 5 febbraio-5 marzo, nella fascia oraria 7.00-15.00; per il mese corrente sono già state previste quattro giornate di contingentamento dei mezzi pesanti, che lunedì 7, 14, 21 e 28 non potranno superare le 300 unità all’ora.
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L’impatto del COVID-19 sulla mobilità passeggeri e merci nel corso del 2021, non è stata pesante come l’anno che lo ha preceduto, si è registrato infatti un netto miglioramento della situazione per tutte le modalità di trasporto con aumenti tra il 15% e il 40%. E’ quanto emerge dal Report trimestrale dell’Osservatorio sulle tendenze di mobilità predisposto dalla Struttura Tecnica di Missione (STM) del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – IV trimestre 2021, appena pubblicato. Il traffico stradale di veicoli pesanti in particolare, a differenza di quello passeggeri, segnala un’accelerazione degli spostamenti che lo scorso anno hanno raggiunto, e a volte superato, i livelli pre-pandemici.
Ogni Tir che ha percorso le strade per portare a destinazione merci e quant’altro, ha subito un aggravio di costi causato dai rincari del costo del gasolio pari a 8.600 euro. Il calcolo è stato fatto e diffuso dalla Cgia di Mestre che in un comunicato diffuso precisa che:”Se un anno fa il prezzo del diesel alla pompa era di 1,35 al litro, oggi è pari a 1,65 euro (+ 22,3 per cento), pertanto, il costo del pieno per un mezzo pesante di oltre 11 tonnellate è salito di 150 euro. Alla luce del fatto che un Tir percorre mediamente 100 mila km all’anno e fa circa 3,5 chilometri al litro, rispetto a 12 mesi fa, un autotrasportatore ha subito un incremento di costo di quasi 8.600 euro per ogni automezzo”. A guadagnarci però è stato l’Erario che, in ragione delle accise sui carburanti, ha incassato 1 miliardo in più; un “tesoretto” che, secondo l’associazione, dovrebbe essere restitutito agli autotrasportatori.
Da domani 2 febbraio gli autisti impegnati in un trasporto internazionale dovranno obbligatoriamente registrare manualmente, alla prima sosta possibile dopo l’attraversamento della frontiera, il simbolo del Paese in cui entrano. Quando l’attraversamento della frontiera dello Stato membro non avviene su strada, ma via mare o rotaie, il conducente dovrà inserire il simbolo del Paese nel porto o nella stazione di arrivo. Tale obbligo, come è noto, era già in vigore dall’agosto 2020 per i veicoli industriali equipaggiati con cronotachigrafo analogico per poi sparire all’arrivo dei tachigrafi intelligenti che aggiorneranno in automatico il dato relativo al passaggio di frontiera. Questo nuovo obbligo che scatterà da questa notte servirà a combattere meglio il cabotaggio illegale.
L’Interfaccia del Mercato Interno (IMI) necessaria per la gestione dichiarazioni di distacco dei conducenti per i trasportatori su strada dell’UE, è stata pubblicata e attivata, ed è ora disponibile alle imprese che possono ricorrervi accedendo al portale dedicato alla gestione delle dichiarazioni di distacco: RTPD-Road Transport Posting Declaration-IMI. Le imprese di autotrasporto che impegnano i loro autisti in operazioni di “distacco” che, secondo quanto previsto dalla Direttiva UE 2020/1057, includono anche le operazioni di cabotaggio, hanno l’onere di rispettare le disposizioni dell’UE in materia e dovranno caricare le dichiarazioni di distacco nello Stato membro o negli Stati membri in cui i loro conducenti saranno distaccati. Attraverso lo stesso portale si potranno ricevere le richieste di documenti utili alla dimostrazione del rispetto delle norme previste, dallo Stato membro o dagli Stati membri in cui i loro conducenti sono stati distaccati. Le imprese, per poter utilizzare il portale, devono creare un account “EU Login” registrandosi su https:/ecas.ec.europa.eu/cas/eim/external/register.cgi tramite il quale potranno accedere al portale IMI – RTPD per creare il proprio “account/profilo aziendale”, che consente di registrare i propri conducenti e creare dichiarazioni che saranno utilizzabili solo a partire dal 2 febbraio 2022. A partire da tale data, il portale diventa l’unico strumento con il quale le imprese posso gestire, stampare per gli autisti e presentare le dichiarazioni di distacco per i loro conducenti in ambito UE, in sostituzione di tutti i portali nazionali per il distacco nel trasporto su strada.
“Il deficit logistico italiano, per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea”. Questo quanto si afferma in una nota stampa della Coldiretti. “In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 €/km, più alto di nazioni come la Francia (1.08 €/km) e la Germania (1.04 €/ km), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est: in Lettonia il costo dell’autotrasporto è di 0,60 €/km, in Romania 0.64 €/km; in Lituania 0,65 €/km, in Polonia 0.70 €/km”, osserva l’associazione di categoria. Si tratta – prosegue la nota dell’organizzazione- di un aggravio per gli operatori economici italiani superiore dell’11% rispetto alla media europea che ostacola lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema della la logistica risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy – conclude infine la Coldiretti – in tale ottica il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) finanziato con il Recovery Fund può essere determinante per agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.
Il fondo 2021-2026 a sostegno degli investimenti per i veicoli commerciali ad alimentazione alternativa pari o superiori a 3,5 ton in Conto Terzi ad “Elevata Sostenibilità”, è stato ufficialmente varato con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento governativo segue a ruota quello di Dicembre dello scorso anno che stanziava per il medesimo obiettivo 50 milioni . Rispetto al decreto di Dicembre già operativo, quello varato i giorni scorsi riserva incentivi per l’acquisto di automezzi a trazione alternativa (ibridi, elettrici, CNG e LNG) che vanno da un minimo di 4.000 a un massimo di 24.000 euro, a cui si aggiungono 1.000 euro in caso di rottamazione contestuale di un mezzo obsoleto.
Amazon apre nella prossima primavera una nuova struttura ad Ardea (provincia di Roma) che inpiegherà nell’arco di tre anni oltre 200 nuovi occupati a tempo indeterminato che si andranno ad aggiungere ai 2700 già creati nel Lazio, per un totale 13mila in Italia dal suo arrivo, nel 2010. Il sito di Ardea, che sarà il terzo centro di distribuzione nel Lazio, consentirà di potenziare la rete di consegne fornendo, almeno nelle intenzioni dei dirgenti Amazon, un servizio più efficiente e rapido ai clienti. Chi è interessato all’assunzione può già candidarsi.
Il prezzo totale al consumo del gasolio rilevato dal MISE in data 14 gennaio 2022 è di 1.589,30 euro per mille litri (685,30 euro è il prezzo industriale, 286,60 l’Iva e 617,40 l’accisa), in leggerissima discesa rispetto al mese precedente ma sempre molto elevato (a gennaio 2021 era 1.338,30 euro/1000litri; il prezzo industriale era 479,57 euro/1000 litri).
Il valore di riferimento del costo del gasolio per i servizi di trasporto effettuati in questo mese, quindi è di 1,302 euro/litro (al netto dell’I.V.A.), per i veicoli esclusi dal rimborso delle accise sul gasolio (si tratta dei mezzi di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 ton); 1,088 euro/litro (al netto dell’I.V.A. e del rimborso delle accise sul gasolio), per i veicoli ammessi alla restituzione delle accise (mezzi di massa complessiva a pieno caricosuperiore alle 7,5 ton). In base alla legge di Stabilità 2016 dal 1° gennaio 2016, il credito di imposta relativo all’agevolazione sul gasolio per autotrazione degli autotrasportatori non spetta per i veicoli di categoria Euro 2 o inferiori.
Una proroga di sei mesi per rendicontare gli investimenti sostenuti dalle imprese del trasporto merci. È quanto hanno chiesto le associazioni della filiera industriale e commerciale del settore automotive e quelle dell’autotrasporto (Anfia, Anita, Assotir, Confartigianato Trasporti, Fai, Federauto, Fedit, Trasportounito ed Unrae) in una lettera indirizzata alla Direzione Generale per la Sicurezza stradale e l’Autotrasporto del Mims. La richiesta è volta ad evitare che, a causa della crisi globale di carenza di materie primee conseguenti ritardi nella produzione e consegne di veicoli industriali e commerciali, le imprese di autotrasporto possano perdere i benefici loro spettanti. «La crisi globale di carenza di materie prime – si legge nella lettera – sta comportando ritardi di produzione e consegne di veicoli industriali e commerciali ordinati nei mesi scorsi dalle imprese di autotrasporto e oggetto della misura di incentivazione del DM 203 del 12 maggio 2020 e connesso Decreto Direttoriale prot. 145 del 7 agosto 2020, che ha supportato gli investimenti delle imprese che svolgono trasporto merci in conto terzi per il periodo di prenotazione maggio-giugno 2021». «Per evitare che queste ultime, per cause di forza maggiore, possano perdere il beneficio e per salvaguardare le importanti risorse stanziate ed impegnate dal Ministero – si legge nelle conclusioni della missiva- le scriventi associazioni intendono sensibilizzare il Mims ed in particolare la Sua Direzione Generale, per la previsione di una proroga della scadenzaper la conclusione e la rendicontazione dell’investimento (attualmente fissata al14 marzo 2022, ai sensi del Decreto Direttoriale n. 74 del 26 aprile 2021) di almeno 6 mesi (14 settembre 2022)».