Categorie
Senza categoria

Barometro Trasporti UE: secondo trimestre aumento del 57% delle offerte di carichi

 

 

Nel primo semestre del 2023, il mercato europeo dei trasporti si è attestato a un livello inferiore  rispetto all’anno scorso e agli anni pre-pandemia. Dopo due anni post-pandemia a dir poco anomali, in cui le ripercussioni della pandemia l’hanno fatta da padrone, nel complesso il settore del trasporto merci su strada si è ripreso. Nel secondo trimestre del 2023, sul mercato spot europeo erano disponibili in media il 46,3% di offerte di carichi in meno rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. In Germania è stato registrato addirittura un calo del 59%. Nella media europea, il prezzo del trasporto al chilometro era del 14,1% più basso nel secondo trimestre del 2023 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Dopo un inizio dell’anno rallentato, nel secondo trimestre si è registrato un aumento della domanda di trasporti. Contrariamente al calo del clima di fiducia delle imprese secondo l’indice tedesco ifo, nel mese di aprile, rispetto al mese precedente, è stato registrato un aumento del 40% delle offerte di carichi sul mercato spot in Europa e del 61% in Germania. Rispetto al mese di aprile, a maggio questo valore è aumentato ulteriormente del 18% in Germania e dell’8% in tutta Europa. Complessivamente, a seguito dell’incremento all’inizio del 2° trimestre, nel Marketplace di TIMOCOM si è registrato un aumento del 57% delle offerte di carichi rispetto al trimestre precedente. L’aumento significativo delle offerte di carichi nel secondo trimestre è giustificato, tra le altre cose, dall’attività stagionale. “Aprile e maggio finora sono stati i mesi più ricchi di offerte di carichi date le particolari sfide derivanti dalle settimane più brevi a causa delle festività”, spiega Gunnar Gburek, Head of Business Affairs di TIMOCOM. Complessivamente le importazioni e le esportazioni nell’Eurozona sono in calo. Lo stesso vale per la Germania, come rilevato dall’Ufficio federale di statistica. Ralenta la congiuntura in Europa, come si può evincere chiaramente dal Barometro dei trasporti di TIMOCOM. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente sono state nuovamente registrate importanti contrazioni nelle relazioni Germania-Francia (DE-FR -53%) e Francia-Germania (FR-DE -64%). Anche per le relazioni Belgio-Germania, le offerte sono diminuite del 56%. Dai Paesi Bassi alla Germania è stato registrato un calo delle offerte di carichi pari al 40% (NL-DE -40%). Inoltre, è stato registrato un calo nei trasporti tedeschi con destinazione Belgio, Paesi Bassi, Italia e Repubblica Ceca. Sebbene l’Istituto di Economia Mondiale (IfW) con sede a Kiel, in Germania, preveda un calo dello 0,3% rispetto all’anno precedente, contro l”aumento dello 0,5% previsto in primavera, dopo un semestre invernale piuttosto carente, per i prossimi mesi dell’anno è prevista comunque una crescita moderata dell’economia tedesca. Nel secondo trimestre del 2023, infatti, è stato registrato un aumento significativo delle offerte di carichi in molte relazioni nazionali, tra cui da e verso il Belgio, da e verso i Paesi Bassi e verso l’Italia. Se in Gran Bretagna e in Polonia si è assistito a un notevole incremento della domanda di trasporti interni, in Germania, Francia, Austria e Ungheria è stato registrato un calo rispetto al secondo trimestre del 2022. Tuttavia, rispetto al primo trimestre del 2023 sono stati registrati aumenti significativi nelle offerte di carichi. Questo è giustificato dal fatto che, mentre in Francia e Germania nel secondo trimestre del 2022 è stato registrato un aumento insolito delle offerte di carichi a seguito della ripresa post-pandemica, in Gran Bretagna e in Polonia l’incremento non è stato così accentuato. Per questo motivo ora sono stati registrati questi aumenti del 66% e del 25% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nonostante gli aumenti nel secondo trimestre rispetto al primo trimestre del 2023, sui trasporti nazionali in Austria (AT-AT -54%) e Germania (DE-DE -49%), nonché in Francia (FR-FR -35%) e Ungheria (HU-HU -35%), non è stato possibile raggiungere di nuovo i valori straordinari dell’anno precedente. Da giugno in Europa si è registrata una tendenza al ribasso per quanto riguarda il numero di offerte di carichi a causa dei mesi estivi tradizionalmente poveri di carichi, che si uniscono a un rallentamento congiunturale. In Europa, nel mese di giugno le offerte di carichi sono diminuite del 15% rispetto al mese precedente. Stupisce il fatto che in questo periodo le offerte di veicoli non siano aumentate; al contrario, sono diminuite del 10% rispetto all’anno precedente e del 29% rispetto al trimestre precedente. Sul mercato spot, la flessione congiunturale ha ripercussioni sia sulle offerte di carichi che di veicoli. “I vettori hanno ricominciato ha offrire i propri servizi tramite i canali di distribuzione più tradizionali, oppure hanno ridotto il numero di veicoli disponibili sul mercato date le scarse probabilità di successo”, commenta Gunnar Gburek dopo aver parlato con diversi spedizionieri. Inoltre, rispetto al primo trimestre, nel secondo trimestre del 2023 è diminuita la partecipazione dei fornitori di servizi di trasporto alle gare d’appalto. Il calo del 45% delle offerte per un nummero pressoché costante di gare d’appalto per trasporti regolari potrebbe essere riconducibile all’aumento della domanda di veicoli sul mercato spot. Resta la speranza che la congiuntura si riprenda nella seconda metà dell’anno. Il settore dei trasporti ha dimostrato di saper affrontare al meglio anche le situazioni più avverse. «Negli ultimi anni i camionisti professionisti e i responsabili della logistica hanno dovuto lavorare costantemente a ritmi molto serrati. Per questo motivo possono rallentare i ritmi nei mesi estivi decisamente più tranquilli”, continua Gunnar Gburek. «Al massimo con l’arrivo dell’autunno aumenterà la domanda di trasporti e, di conseguenza, uno sfruttamento di tutti i veicoli disponibili»

FONTE TIMOCOM

 

Categorie
Senza categoria

top logistica italiana: BRT fra le prime tre

La logistica italiana cresce. Il dato si evince  dal focus sui bilanci 2021, condotto dal “Giornale della Logistica” secondo il quale il 2021 «anno in cui il comparto ha dovuto far fronte al grande rimbalzo e reagire a un notevole aumento di volumi e complessità, dopo un 2020 vissuto in piena emergenza sanitaria», si registrato è un aumento del 30% dei fatturati 2021 rispetto al 2020: 52,6 miliardi di euro complessivi contro i 40 miliardi dell’anno precedente. Il 2021 è stato dunque un anno di forte ripresa, trend confermato non solo dai volumi in crescita, ma anche e soprattutto dall’incremento di margini, pari a 1,6 miliardi di euro (1 miliardo nel 2020). Guardando all’andamento degli utili, le aziende che hanno registrato un margine positivo nel 2021 sono state circa 920 sul totale di 1.015, contro le 800 dell’anno precedente: un buon segnale». «Nel ranking della Classifica 2023 – prosegue – figurano 7 società con fatturato “ultra-miliardario”; nel range tra i 250 e 1.000 milioni se ne collocano 25, mentre 45 sono le aziende con un ordine di grandezza di ricavi tra 100 e 250 milioni di euro. Nella fascia tra i 50 e i 100 milioni di euro figurano circa 80 società. Le società di media e piccola dimensione si riconfermano come lo zoccolo duro ed elemento portante della logistica nazionale: sono infatti circa 800 le imprese con fatturato fino a 50 milioni di euro, ripartite in maniera piuttosto omogenea – circa 200 per categoria – nelle quattro fasce da 1 a 5 milioni di euro, da 5 a 10 milioni, da 10 a 20 milioni e infine da 20 a 50 milioni di euro. Tutte insieme portano “in dote” circa 12 miliardi di euro di ricavi. Il trend 2011-2021 «Confrontando l’andamento generale del comparto, nel periodo 2011-2021 il fatturato totale delle imprese considerate nelle relative Classifiche de Il Giornale della Logistica ammonta a più di 383 miliardi di euro. L’incremento dei volumi totali annui è oscillato mediamente tra +0,5% e +12% (con una parentesi negativa di -1,2% nel 2020, annus horribilis del Covid-19), con un vero exploit registrato nel 2021, a +32% sul precedente anno». Nelle prime dieci posizioni della Classifica (fatturato in milioni di euro, ndr) si collocano: Savino Del Bene Group (2.946) – Gruppo DHL (2.462) – BRT (1.776) – Gruppo Fratelli Cosulich (1.488) – FedEx Express Italy (1.124) – Schenker Italiana (1.117) – SDA Express Courier (1.113) – Amazon Italia Logistica (948) – FERCAM Group (945) – Arcese Trasporti Holding (927).

 

Fonte: ILPIACENZA

 

Categorie
Senza categoria

l Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, che a partire dalle ore 15,00 del 18 settembre 2023 sarà aperta la piattaforma dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, per poter presentare le istanze per ottenere un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia esercenti le attività di trasporto merci in conto terzi. Questo contributo è riconosciuto per i veicoli di categoria euro V o superiore di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate nella misura del 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre 2022. L’istanza può essere presentata esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma predisposta dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che rimarrà aperta fino alle ore 23.59 del 6 ottobre 2023. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto, come in occasione dei precedenti contributi, due file esempio (targhe e fatture) che devono essere utilizzati per l’inserimento dei dati relativi alle fatture di acquisto ed agli automezzi riforniti con il gasolio acquistato. di seguito le coordinate per la fattura e targhe.

Identificativo_SDI_fattura Tipo_fattura Importo_fattura Importo_a_rimborso
456951753 CARB 15720 14580
147258369 NO CARB 45635,88 42963,15
963741852 CARB 12500 12500
net-753951852 NO CARB 85647,23 83289,45

 

Identificativo_SDI_fattura Targa Contratto_di_noleggio Codice_paese_automezzo
456951753 GH123DS NO IT
456951753 FG567RT NO IT
123789369 GH123DS NO IT
123789369 FX532FG NO IT
123789369 GC632UK NO IT
325498563 GC632UK NO IT
325498563 FX533FF NO IT
net-753951852 GH123DS NO IT
net-753951852 GE365ED SI IT
Categorie
Circolari

contributo ART: pubblicato Dl che sopprime il contributo ART acarico dell’autotrasporto merci

Con decreto-legge n.104 del 10 agosto 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.186 del 10 agosto 2023 recante “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici”,  il settore dell’autotrasporto merci viene escluso definitivamente dalle competenze dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) e di conseguenza anche il contributo annuale, dovuto dalle imprese di autotrasporto con determinati livelli di fatturato, a partire dalla data di entrata del decreto stesso (11 agosto 2023), viene soppresso.

Più nello specifico, nel provvedimento in esame è all’art. 20 “recante disposizioni urgenti in materia di autotrasporto” che, modificando il precedente decreto-legge n.201/2011 convertito in Legge n.214/2011 di istituzione dell’ART, si pone fine all’assoggettamento del settore del trasporto merci alle competenze della stessa Autorità.

Categorie
Senza categoria

Correre della Sera sui traffico merci valichi: difficoltà pesanti

Valichi chiusi, trasporti bloccati, merci ferme nei depositi. Da est a ovest, ogni anno, passano per l’arco alpino italiano oltre 170 milioni di tonnellate di merci, il 60% di quanto il Paese importa ed esporta da e verso il resto del mondo. Ora, l’avvicendarsi di eventi avversi e di criticità già note pone il rischio concreto di blocchi e colli di bottiglia, con conseguenze dirette sul tessuto economico. Le esportazioni italiane, infatti, raggiungono la Francia, l’Austria o la Svizzera (e da lì, eventualmente, proseguono per il resto d’Europa) imboccando un percorso che necessariamente passa per uno dei sette principali valichi montani: Brennero, Tarvisio, Ventimiglia, Sempione, Fréjus, Monte Bianco e San Gottardo. E mentre quest’ultimo, due gallerie da 57 km, è stato chiuso l’11 agosto scorso in seguito al deragliamento di un treno, Monte Bianco e Fréjus sono, al momento, il principale nodo operativo da sciogliere.La frana che si è abbattuta domenica sull’autostrada A43, nella Savoia francese, comportando l’interruzione parziale del traffico stradale verso sud e la sospensione del flusso ferroviario tra Francia e Italia, ha riacceso l’attenzione su un tema strettamente connesso: a partire da lunedì prossimo il tunnel del Monte Bianco, da cui passano circa 4600 camion al giorno, resterà chiuso per 15 settimane consecutive. O almeno, questo prevederebbe il calendario dei lavori di rifacimento alla volta del tunnel. Piano definito da tempo e avversato da più parti, tra cui la Confindustria valdostana che proporrebbe, invece, la realizzazione di una seconda canna parallela a quella già esistente. Soluzione ritenuta più rapida e meno impattante. Fa eco il presidente di Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ieri ha definito l’ipotesi di un secondo passaggio una «necessità non più rinviabile».Il piano Da lunedì prossimo il tunnel del Monte Bianco resterà chiuso per 15 settimane.I 700 metri cubi di detriti e roccia che il 27 agosto sono piovuti nella valle della Maurienne, interdicendo ai mezzi pesanti l’accesso al tunnel del Frejus, hanno portato le autorità francesi a indicare il Monte Bianco come via maestra per raggiungere Milano e Torino. Tuttavia, il “Tetto d’Europa” sarà invalicabile a partire dai prossimi giorni, come detto. Intanto ieri si sono registrate lunghe code di camion sulle autostrade valdostane. Fino a tre ore di attesa per l’ingresso nel tunnel del Monte Bianco. E le auto sono state deviate sulla viabilità ordinaria all’altezza di Chatillon. Per il ministero dei Trasporti il dossier valichi alpini, che include il Brennero — nel frattempo riaperto dopo la frana che lunedì ne aveva bloccato la linea ferroviaria — è «prioritario».

Fonte Corriere della Sera

Categorie
Circolari

Modalità accesso contributi in credito d’imposta stanziamento 200 milioni autotrasporto merci conto terzi

La legge 197/2022, art. 1 commi 503 e seguenti, così come modificata con decreto legge 48/2023, convertito con modificazioni con la legge 85/2023, ha stanziato 200,00 milioni di euro da destinare alle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, quale contributo straordinario erogato come credito d’imposta, nella misura massima del 12% della spesa sostenuta per acquisto di gasolio nel secondo trimestre dell’anno 2022. Le istanze potranno essere presentate, esclusivamente sulla piattaforma implementata da Agenzia delle accise, dogane e monopoli a partire dalle ore 15:00 del giorno 18 settembre 2023. Sul portale del MIT inoltre sono state pubblicati ì i due files che dovranno essere utilizzati, a titolo di esempio, per l’inserimento dei dati relativi alle fatture di acquisto ed agli automezzi riforniti con il gasolio acquistato. I due files, prima di essere caricati nella piattaforma, dovranno essere salvati nel formato CSV(delimitato da separatore di elenco)(*.csv).

Categorie
Circolari

credito d’imposta acquisto gasolio primo trimestre 2022 80 milioni: comunicato MIT su modalità di accesso ai contributi

Pubblichiamo di seguito il testo integrale del comunicato MIT riguardante le modalità di accesso ai Contributi per acquisto gasolio a favore dell’ Autotrasporto di merci in conto proprio
Portale credito autotrasportatori
” In attuazione di quanto disposto dall’articolo 14 comma 1 lett. a) del decreto legge 23
settembre 2022 n. 144 e successive modificazioni, a partire dalle ore 15,00 del giorno 11
settembre sarà aperta la piattaforma per la presentazione delle istanze per l’ottenimento di un
contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese aventi sede
legale o stabile organizzazione in Italia esercenti le attività di trasporto indicate all’articolo
24-ter, comma 2, lettera a), numero 2) del testo unico delle disposizioni legislative
concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e
amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504.
Il predetto contributo è riconosciuto nella misura massima del 28 per cento della spesa
sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022, e comunque nel limite complessivo di spesa di
85,00 milioni di euro, per l’acquisto del gasolio impiegato dai medesimi soggetti in veicoli,
di categoria euro V o superiore, di massa complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate,
utilizzati per l’esercizio delle predette attività, al netto dell’imposta sul valore aggiunto,
comprovato mediante le relative fatture d’acquisto.
L’istanza è presentata dai beneficiari esclusivamente attraverso la piattaforma predisposta
dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che acquisisce i dati secondo i modelli pubblicati
unitamente al presente comunicato.
L’accesso alla piattaforma è effettuato dal legale rappresentante dell’impresa tramite
SPID/CNS/CIE. Una volta autorizzato all’accesso, il legale rappresentante può individuare
ulteriori soggetti autorizzati ad operare nella piattaforma per conto dell’impresa richiedente.
Superate le fasi di autenticazione e autorizzazione i richiedenti il contributo procedono con
l’inserimento dell’istanza, unica per ciascuna impresa, autocertificando il possesso della
licenza per il trasporto di merci in conto proprio.
Eseguito l’accesso alla piattaforma, l’utente seleziona il soggetto per cui intende operare:
• sé stesso, aziende di cui è titolare (ditta individuale)
• aziende di cui è rappresentante legale o incaricato.
Le domande contengono gli identificativi SDI delle fatture di acquisto in Italia del gasolio
relativamente al primo trimestre 2022.
Il credito d’imposta è assegnato nei limiti delle risorse disponibili, pari ad 85,00 milioni di
euro, ed entro l’importo massimo di cui alla lettera a del punto (61) ed alla lettera a del punto
(62) della Comunicazione della Commissione C(2023) 1711 final del 23 marzo 2023,
verificato attraverso il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.
La piattaforma è articolata in due aree distinte:
• area inserimento istanza;
• area riservata per la consultazione dello stato dell’istanza.
Durante il periodo di apertura della piattaforma, è possibile:
• inserire una istanza;
• inserire una nuova istanza in sostituzione della precedente;
• inserire una nuova istanza in sostituzione della precedente a seguito di un esito negativo
visualizzabile nell’area riservata.
I dati richiesti per l’inserimento dell’istanza sono tutti obbligatori.
I files da allegare all’istanza devono contenere le seguenti informazioni necessarie alla
determinazione del credito d’imposta e sono così costituiti:
File fatture (una riga per ogni fattura indicata):
• Identificativo SDI fattura;
• Tipo fattura (CARB/NO CARB);
• Importo complessivo della fattura al lordo dell’IVA;
• Importo a rimborso al lordo dell’IVA (quota parte dell’importo fatturato e utilizzato per
veicoli Euro V e VI di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate)
File targhe (una riga per ogni targa a cui si riferisce la fattura):
• Identificativo SDI fattura;
• Targa del/dei veicolo/i, rispondenti ai requisiti della norma, riforniti con il gasolio
acquistato con la fattura indicata;
• Contratto di noleggio: NO;
• Codice paese automezzo: IT.
I files devono essere compilati utilizzando i files di esempio allegati al presente comunicato.
Una volta ultimata la compilazione, per poterli inserire nella piattaforma unitamente
all’istanza, dovranno essere salvati nel formato CSV(delimitato da separatore di
elenco)(*.csv).
Inviata l’istanza, la piattaforma restituisce all’utente il relativo codice identificativo.
A seguito della presentazione dell’istanza è possibile accedere, attraverso la piattaforma
informatica, nell’area riservata per la verifica dello stato di avanzamento della richiesta.
Nel caso in cui l’istanza non risulti correttamente acquisita per errori nei files è possibile,
durante il periodo di apertura della piattaforma, inserire una nuova istanza, in sostituzione
della precedente.
La piattaforma rimane aperta fino alle ore 23.59 del giorno 29 settembre.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, acquisiti i dati delle istanze dall’Agenzia delle
dogane e dei monopoli, effettua la verifica sul R.N.A dell’importo concedibile alla singola
impresa beneficiaria nei limiti previsti dalla sezione 2.1 del “Quadro temporaneo di crisi e
transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione
della Russia contro l’Ucraina” , punti (61) lett. a e (62) lett. a, sulla base dei dati trasmessi da
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Qualora il totale dei contributi da riconoscere alle imprese, determinato sulla base delle
domande accolte dopo la chiusura della piattaforma ed eseguite le verifiche sul R.N.A., superi
l’ammontare disponibile di 85,00 milioni, si provvede a ridurre proporzionalmente gli importi
da riconoscere alle imprese richiedenti, in modo da non superare tale ammontare.
All’esito delle verifiche sopra riportate il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti emana
un decreto (c.d. decreto di concessione) a seguito del quale poi provvede a registrare, sempre
sul R.N.A. gli aiuti concessi alle singole imprese.
L’elenco definitivo delle imprese e degli importi riconosciuti viene quindi inviato dalla
Direzione Generale per la sicurezza stradale e l’autotrasporto all’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli.
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti trasmette quindi all’Agenzia delle entrate
l’elenco delle imprese ammesse a fruire dell’agevolazione con il relativo importo del credito
d’imposta concesso. Con le stesse modalità sono comunicate all’Agenzia delle entrate le
eventuali variazioni o revoche, anche parziali, dei crediti d’imposta concessi.
Il credito di imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi
costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione
del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti
al superamento del costo sostenuto.
Nel caso in cui il totale dei contributi da riconoscere alle imprese, determinato sulla base delle
domande accolte dopo la chiusura della piattaforma ed eseguite le verifiche sul R.N.A., sia
invece inferiore all’ammontare disponibile di 85,00 milioni, le somme residue sono destinate
ad incrementare il finanziamento della misura di cui agli articoli 503 e seguenti della legge
197/2022″.

Categorie
Senza categoria

autotrasportatori: via libera di MIT e Mef ai 300 milioni in credito d’imposta per ristori

“Firmati da Mit e Mef i decreti che liberano i 300 milioni di euro, previsti sotto forma di credito d’imposta, per il ristoro del gasolio per autotrasporto consumato nel 2022 di cui 200 milioni riguardano gli autotrasportatori in conto terzi, 85 milioni quelli in conto proprio e 15 milioni per il trasporto viaggiatori. Inoltre, le imprese di autotrasporto in conto terzi iscritte all’albo nazionale della categoria sono state escluse dal pagamento del contributo per l’Autorità di Regolazione dei Trasporti per venire incontro alla crisi del comparto. Risultati importanti per l’autotrasporto, per fare fronte all’aumento del prezzo del carburante”. Questa la notizia lungamente attesa diramata dallo stesso Viceministtro del MIT che  dà finalmente il via all’erogazione dei fondi l’autotrasporto merci in conto terzi già decisa nei primi mesi di quest’anno.

 

Categorie
Senza categoria

Brennero: comunicato stampa Fedit, Anita e Unatras protestano contro la chiusura della ferrovia

Il Land Tirolo ha reso noto nelle scorse settimane che la ferrovia del Brennero – nella tratta
Brennero/Innsbruck – sarà completamente chiusa dal 6 al 23 agosto 2023 e di conseguenza tutti i treni
merci compresi i collegamenti ROLA (tra Wörgl e Trento e tra Wörgl e Brennersee) saranno sospesi
per tutta la durata dei lavori che interessano tale tratta ferroviaria.

In questo contesto, è facilmente prevedibile che l’impatto del divieto settoriale e del divieto
notturno di circolazione in direzione nord-sud sull’asse stradale del Brennero sarà ancora più
problematico del solito.
E’ doveroso ricordare che la Corte di giustizia europea, con Sentenza del 21 dicembre 2011
(“Causa C-28/09”) ha stabilito che le imprese di trasporto devono disporre di una “soluzione di
trasporto alternativa ragionevole” qualora il trasporto su strada sia influenzato in maniera
significativa dai divieti di circolazione. Per il divieto di circolazione settoriale, il traffico di transito
deve essere equiparato al traffico di destinazione o di origine per tutta la durata della chiusura; i
trasporti in transito, di conseguenza devono poter ricomprendere tutti i veicoli di classe Euro VI.
Con la chiusura della tratta ferroviaria dal 6 al 23 agosto, il traffico ferroviario combinato
tradizionale e quello accompagnato (ROLA) non saranno più un’alternativa per il traffico merci durante
le ore notturne, quindi il corridoio ScanMed per gli scambi commerciali con l’Italia sarà praticamente
chiuso totalmente dalle ore 22.00 alle ore 5.00, non essendo stato finora rimosso il divieto di
circolazione notturna.
Inoltre, mentre tutti i veicoli della categoria Euro VI sono ammessi alla circolazione nel traffico
di destinazione o di origine in Tirolo, gli stessi veicoli non posso circolare in transito.
Infine, l’estensione del divieto di circolazione nella giornata del sabato – che scatta a partire
dalle ore 7.00 anziché dalle ore 15.00 – finisce per concentrare tutto il traffico merci nelle ore diurne
nei giorni dal lunedì al venerdì, a scapito della fluidità della circolazione.
L’interruzione completa di un importante itinerario commerciale come il corridoio ScanMed
TEN-T rappresenta a nostro avviso una chiara violazione dell’art.28 del Trattato sul funzionamento
dell’Unione europea (TFUE).
Chiediamo, pertanto, di sospendere con urgenza il divieto di circolazione e il doppio pedaggio
autostradale notturno per i veicoli di classe Euro VI per il traffico sul corridoio Scan-Med attraverso il
Tirolo, al fine di assicurare la continuità dei collegamenti stradali ed il traffico merci sull’asse del
Brennero, nel rispetto del Trattato UE.

 

Categorie
Circolari Fiscale

Circ. 46-2023 Tributi – Misure fiscali per il welfare aziendale – Fringe benefit – Chiarimenti interpretativi – Circolare Agenzia delle Entrate n. 23 dell’1 agosto 2023.

Circ. 46-2023